Incidenza e prevalenza di demenza associata a attacco ischemico transitorio e ictus: analisi dell’Oxford Vascular Study
Il rischio di demenza dopo l'ictus è una delle maggiori preoccupazioni per i pazienti e per chi si prende cura di loro.
Dati affidabili per il rischio di demenza, in particolare dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) o ictus minore, sono scarsi.
Sono stati studiati i rischi e i fattori di rischio per la demenza prima e dopo attacco ischemico transitorio e ictus.
L'Oxford Vascular Study è uno studio prospettico di incidenza di tutti gli eventi vascolari in una popolazione di 92.728 persone residenti nell'Oxfordshire, nel Regno Unito.
I pazienti con attacco ischemico transitorio o ictus che si sono verificati tra il 2002 e il 2012 sono stati accertati con diversi metodi, inclusa la valutazione in una clinica di emergenza giornaliera dedicata e una revisione giornaliera di tutti i ricoveri ospedalieri.
La demenza pre-evento e post-evento ( incidente ) è stata diagnosticata al momento della valutazione iniziale e durante il follow-up di 5 anni sulla base di test cognitivi integrati dai dati ottenuti dalle ricerche nei registri ospedalieri e di assistenza primaria.
È stata presa in esame l'associazione tra demenza post-evento e gravità dell'ictus ( misurata con il punteggio alla scala NIHSS ( National Institutes of Health Stroke Scale ), localizzazione ( ad es. disfasia ), eventi precedenti, marcatori di suscettibilità o di riserva ( età, bassa istruzione, dipendenza pre-morbosa, leucoaraiosi ), attività cognitiva di base e fattori di rischio vascolare aggiustando per età, sesso e istruzione.
Sono state confrontate l'incidenza e la prevalenza della demenza nella popolazione con i tassi pubblicati della popolazione nel Regno Unito abbinata per età e sesso.
Tra 2.305 pazienti ( età media 74.4 anni ), 688 ( 30% ) avevano attacchi ischemici transitori e 1.617 ( 70% ) avevano ictus.
La demenza pre-evento è stata diagnosticata in 225 pazienti; la prevalenza era più alta nell'ictus grave ( cioè punteggio NIHSS superiore a 10 ) e più bassa nell'attacco ischemico transitorio.
Su 2.080 pazienti senza demenza pre-evento, 1.982 ( 95% ) sono stati seguiti fino alla fine dello studio o della morte.
La demenza post evento si è verificata in 432 pazienti su 2.080 durante i 5 anni di follow-up.
L'incidenza della demenza post-evento a 1 anno è stata del 34.4% nei pazienti con ictus grave ( punteggio NIHSS superiore a 10 ), 8.2% in quelli con ictus minore ( punteggio NIHSS inferiore a 3 ) e 5.2% in quelli con attacco ischemico transitorio.
Rispetto alla popolazione britannica corrispondente per età e sesso, il rapporto di morbilità standardizzato a 1 anno per l'incidenza di demenza è stato, rispettivamente, pari a 47.3, 5.8 e 3.5.
Di conseguenza, la prevalenza della demenza nei sopravvissuti a 1 anno è stata anticipata di circa 25 anni in coloro che avevano avuto un ictus grave, 4 anni in quelli che avevano avuto ictus minore e 2 anni in quelli che avevano avuto attacchi ischemici transitori.
Il rischio a 5 anni di demenza era associato a età, gravità dell'evento, ictus precedente, disfasia, attività cognitiva di base, bassa istruzione, dipendenza pre-morbosa, leucoaraiosi e diabete ( P minore di 0.0001 per tutti i confronti, eccetto per precedente ictus, P=0.006 ).
L'incidenza della demenza nei pazienti che hanno avuto un ictus o un TIA varia in modo sostanziale in base alle caratteristiche cliniche, inclusi il carico di lesione e i fattori di suscettibilità.
L'incidenza di demenza è quasi 50 volte più alta nell'anno dopo un ictus maggiore rispetto a quello nella popolazione generale, ma il rischio in eccesso è sostanzialmente inferiore dopo attacco ischemico transitorio e ictus minore. ( Xagena2019 )
Pendlebury ST et al, Lancet Neurology 2019; 18; 248-258
Neuro2019
Indietro
Altri articoli
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Doppio trattamento antipiastrinico fino a 72 ore dopo l'ictus ischemico
È stato dimostrato che il doppio trattamento antipiastrinico riduce il rischio di recidiva di ictus rispetto alla sola Aspirina (...
Doppia terapia antipiastrinica versus Alteplase per i pazienti con ictus ischemico acuto lieve non-invalidante: studio ARAMIS
La trombolisi endovenosa è sempre più utilizzata nei pazienti con ictus minore, ma il suo beneficio nei pazienti con ictus...
Recente utilizzo di antagonisti della Vitamina K ed emorragia intracranica dopo trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto
L'uso di antagonisti orali della Vitamina K ( VKA ) può esporre i pazienti sottoposti a trombectomia endovascolare ( EVT...
Terapia endovascolare per ictus ischemico acuto con grande infarto
Il ruolo della terapia endovascolare per l'ictus acuto con un grande infarto non è stato ampiamente studiato nelle diverse popolazioni. È...
Associazione di strategie anticoagulanti alternative ed esiti nei pazienti con ictus ischemico durante l'assunzione di un anticoagulante orale diretto
L'ictus ischemico nonostante la somministrazione di un anticoagulante orale diretto ( DOAC ) è sempre più comune e comporta un...
Uso di Pioglitazone e riduzione del rischio di demenza nei pazienti con diabete mellito con anamnesi di ictus ischemico
Studi precedenti hanno riportato l'effetto protettivo di Pioglitazone ( Actos ) sulla demenza nei pazienti con diabete mellito di tipo...